Accarezzare un cavallo, occuparsi dei suoi bisogni, provvedere al suo sostentamento e cavalcarlo provoca uno stato di benessere sia negli adulti che nei bambini.
In questo articolo parleremo dell’ippoterapia e di come può portare beneficio per la nostra salute mentale e fisico.
Come nasce l’ippoterapia
Nel corso dei secoli, gli esseri umani hanno stretto un incredibile legame con i cavalli per portare a termine una serie di compiti, dal lavoro agricolo alla guerra. Al giorno d’oggi, questo rapporto si è evoluto e serve a molteplici scopi, dalle attività di svago allo sport e persino alla terapia.
Il cavallo ha fatto molta strada dall’essere solo un mezzo di sostentamento o un simbolo di ricchezza: oggi è visto come un importante compagno, amico e facilitatore terapeutico.
Gli antichi greci furono tra i primi a riconoscere i benefici di questa relazione; lo stesso Ippocrate scrisse dell’equitazione come mezzo per affrontare l’insonnia e altre afflizioni psicologiche.
Grazie a una maggiore comprensione della salute mentale, la società è diventata più consapevole delle capacità terapeutiche dei nostri amici equini; non sorprende quindi che la pratica e i principi dell’ippoterapia abbiano ottenuto un’accettazione più ampia negli ultimi anni.
Il nostro apprezzamento per la profonda connessione tra uomo e cavallo continua a crescere, il che può solo portare a risultati ancora più positivi per entrambe le specie.
Cos’è l’ippoterapia e quali sono i suoi benefici
L’ippoterapia è una forma di terapia che utilizza il cavallo come strumento per aiutare le persone a migliorare la loro salute fisica e mentale.
Se utilizzata in combinazione con altre forme di terapia, può aiutare le persone a raggiungere obiettivi relativi a forza, equilibrio, resistenza, coordinazione, postura, flessibilità, elaborazione sensoriale, capacità di comunicazione e benessere generale.
Quali disturbi possono essere trattati con l’ippoterapia?
L’ippoterapia, che deriva dalla parola “hippos” che in greco significa cavallo, è una forma di intervento terapeutico che si avvale del movimento del cavallo per migliorare il benessere fisico, psicologico ed emotivo generale.
È adatta a tutte le persone di qualsiasi età, bambini, adolescenti e adulti possono trarre beneficio da questa terapia. È ampiamente utilizzato per aiutare persone affette da diversi disturbi, tra cui autismo, paralisi cerebrale, distrofia muscolare, sindrome di Down e lesioni cerebrali traumatiche.
I benefici fisici della riabilitazione equestre
La muscolatura
L’equitazione è un’attività che fa lavorare tutti i muscoli del corpo in equilibrio, a differenza dello sviluppo unilaterale dei muscoli in caso di emiplegia. Questa attività non solo favorisce lo sviluppo della forza fisica, ma aiuta anche la coordinazione e la consapevolezza sensoriale.
I muscoli delle cosce garantiscono la tenuta nelle curve e nelle altre manovre, i muscoli delle gambe permettono il contatto tra cavaliere e cavallo e la sensibilità tattile, mentre i muscoli della parete addominale fungono da ammortizzatori, in quanto lavorano per attutire le forze legate al movimento del cavallo e mantenere l’equilibrio sia durante le posture statiche che durante l’equitazione attiva. L’insieme di questi elementi porta a un’esperienza allenante per tutto il corpo.
Il corretto impegno dei muscoli del tronco, delle braccia e degli avambracci è essenziale per la buona riuscita di una passeggiata a cavallo. Questi gruppi muscolari devono agire in sinergia tra loro per creare flessibilità e fungere da ammortizzatori quando necessario.
Equilibrio e controllo posturale

Sviluppare l’equilibrio e il controllo posturale in una situazione dinamica può essere una sfida per le persone con disabilità fisiche, ma l’equitazione può rivelarsi un rimedio efficace. Poiché il cavallo si muove tridimensionalmente, il cavaliere deve continuamente adattare il proprio baricentro ai movimenti del cavallo.
Con la pratica, non solo si può migliorare l’equilibrio del cavaliere, ma si può anche acquisire consapevolezza e comprensione del proprio corpo, imparando come spostarlo e posizionarlo in relazione ai movimenti del cavallo.
Inoltre, questo tipo di esperienza aiuta a sviluppare forza, resistenza, coordinazione e fiducia in se stessi, in modo da poter affrontare più efficacemente le attività della vita quotidiana.
Ritmo del corpo
Il ritmo del corpo fa parte della nostra vita fin dal concepimento: il battito cardiaco materno è il primo segnale che percepiamo nell’utero. Dopo la nascita, il dondolio e le ninne nanne della madre ci aiutano a rilassarci.
Anche dopo i primi anni di vita, i ritmi corporei hanno un effetto profondo sul nostro stato di salute e sulla nostra mente. Per esempio, quando viviamo una situazione di stress o di conflitto, spesso ci spostiamo inconsciamente da un piede all’altro, come se cercassimo di riportarci in una realtà più tranquilla.
Attività ritmiche come l’equitazione possono essere incredibilmente calmanti. Quando il cavallo si muove in andature come il trotto e il galoppo, il ritmo che lo accompagna può aiutare a eliminare i movimenti di distrazione, a regolare i deficit di forza nervosa e a creare un’esperienza incredibilmente pacifica sia per il cavallo che per il cavaliere. Chi avrebbe mai detto che un concetto così semplice potesse rivelarsi così potente?
D’altronde, non c’è da stupirsi se anche la musica è considerata una delle migliori forme di alleviamento dello stress; la sua capacità di richiamare il ritmo naturale del nostro corpo la rende lo strumento perfetto per provocare una calma sensazione di rilassamento!
Sistema cardiaco e respiratorio
Durante l’equitazione, il movimento ondulatorio si trasferisce al cavaliere, potenziando non solo il sistema cardiaco e respiratorio, ma anche la stimolazione neuromuscolare. Come risultato di questo esercizio benefico, i cavalieri possono sperimentare anche un miglioramento delle funzioni motorie.
Lo scopo è rendere il cavaliere più consapevole del proprio corpo e di riconoscere meglio le sensazioni legate alla propriocezione, all’interocezione e all’esterocettività. Questo miglioramento del senso di sé si ripercuote positivamente anche sul linguaggio e sulle sensazioni.
Indicazioni e controindicazioni
Seguendo il processo di riabilitazione con i cavalli, le persone con disabilità fisiche possono sperimentare una serie di benefici, come il miglioramento della coordinazione, della forza e della mobilità.
La riabilitazione equestre può avere anche vantaggi psicologici per i pazienti, fornendo una guarigione emotiva che li aiuta a superare le loro limitazioni fisiche.
Tra le tante patologie che possono essere trattate con l’ippoterapia le principali sono:
- Lesioni neuromotorie: in particolare quelle identificate come paralisi cerebrale infantile (P.C.I.). Questa condizione è caratterizzata da quattro forme distinte: spastica, distonica, atassica e mista, con sintomi che variano a seconda dell’entità. Pertanto, l’obiettivo della terapia equestre è quello di promuovere migliori schemi posturali da uno stato esteso a uno più flesso. Si cerca di facilitare il controllo e la stabilità della muscolatura del tronco e degli arti inferiori, la riduzione dell’ipertono e il bilanciamento dell’asimmetria del movimento.
- Patologie ortopediche: l’equitazione può aiutare a rafforzare e riqualificare i muscoli, migliorare la coordinazione e aumentare la mobilità articolare. Le aree del corpo che possono trarre beneficio da questo tipo di riabilitazione includono la colonna vertebrale, le anche, le ginocchia e i piedi;
- Trauma cranico-encefalico: aiuta a controllare la tensione posturale e consente agli individui di abbandonare gli schemi motori globali per passare a movimenti più precisi e accurati perfezionando le loro abilità, e acquisendo un migliore controllo spazio-temporale.
- Sclerosi multipla: migliora la coordinazione sensoriale, l’acuità visiva, il controllo dell’orientamento spaziale, la postura e l’equilibrio, sia statico che dinamico
Tuttavia, prima di iniziare qualsiasi programma terapeutico, è necessario tenere conto anche delle controindicazioni.
Sebbene l’ippoterapia assistita possa essere efficace in molte situazioni, è necessario considerare che non tutte le patologie possono essere trattate allo stesso modo.
Ad esempio, l’ippoterapia è sconsigliata quando si hanno instabilità o malformazioni della colonna vertebrale, scoliosi gravi, miastenie, gravi atassie, fragilità ossea, nonché fobie per gli animali e per l’altezza, attacchi di panico e scompensi acuti, epilessia con frequenti crisi in patologie psichiatriche.
Lista dei centri che praticano l’ippoterapia vicino a te
Se stai cercando un maneggio o un centro specializzato nell’ippoterapia puoi trovare una lista aggiornata [qui].
Per la Regione Sardegna segnalo questo maneggio accreditato per l’home care e leggi speciali (162/20)
Maneggio Bucefalo A.S.D
Indirizzo: SP4.10, 09025 Sanluri SU
Provincia: Provincia del Medio Campidano
Telefono: 3493121922