Gennaio 30, 2023

L’equitazione è uno sport che ha come aspetto importante quello di creare un legame forte fra cavallo e cavaliere, basato sulla fiducia e sul rispetto reciproco. Le varie discipline che rientrano in questo sport sono tutte fondate sulla collaborazione e sull’intesa che si sviluppa fra entrambi e possono essere di tipo olimpico e non olimpico.

Vediamo nel dettaglio quali sono le discipline che appartengono alle due categorie.

Discipline olimpiche dell’equitazione

L’equitazione ha debuttato ufficialmente come disciplina ai Giochi olimpici che si sono tenuti a Parigi nel 1900, dove sono stati eseguiti dei salti. Dal 1912 ad oggi, l’equitazione continua ad essere una delle discipline olimpiche più apprezzate ai Giochi che si tengono in diverse parti del mondo, ai quali si partecipa nelle seguenti sfide:

  • salto ad ostacoli;
  • dressage;
  • concorso completo;
  • cross Country;
  • doma classica.

Per partecipare alle competizioni olimpiche di equitazione, bisogna tenere in considerazione l’abbigliamento. L’eleganza è infatti una delle regole da rispettare in questo sport, tant’è che è richiesto un abbigliamento specifico.

Oltre alle giacche da concorso equitazione, bisogna infatti rispettare le regole per indossare camicia, stivali, pantaloni, cravatta ed eventuali accessori aggiuntivi previsti nella disciplina in cui ci si deve esibire.

Di seguito tutti i dettagli riguardanti le varie discipline equestri olimpiche.

Salto ad ostacoli

Salto a ostacoli
Salto a ostacoli

Il salto ad ostacoli è un percorso ad ostacoli da affrontare montando a cavallo. Il concorso si suddivide in varie categorie in base all’altezza degli ostacoli, che va dai 40 cm a 1,60 m, mentre nelle gare di potenza si possono persino superare i 2 metri.

Le gare di salto ad ostacoli si suddividono anche a seconda della lunghezza del percorso. I tracciati possono essere:

  • Percorso di 700 metri – i cavalieri devono saltare 12 ostacoli;
  • Percorso di 1000 metri – i cavalieri devono saltare 15 ostacoli

Il salto ad ostacoli è fra le discipline di equitazione più note in assoluto, anche perché è fra le più antiche tra tutte, ed è quindi facile trovare notizie al riguardo sui documenti storici. Fra i manuali più antichi troviamo quello di Kikkuli, maestro di cavalli di origine mitannica, risalente al lontano 1.350 a.C.

Kikkuli scrisse il manuale quando il re ittita Suppiluliuma gli diede il compito di creare un reparto potente di cavalli per carri da guerra. Fu per mezzo dei suoi metodi innovativi che la cavalleria ittita riuscì a dominare la zona medio-orientale rapidamente.

Tuttavia, solo intorno alla metà del 1700 divenne una disciplina, e venne molto apprezzata durante le battute di caccia. Successivamente la FEI (Federation Equestre International) creò un campionato mondiale, e il salto ostacoli divenne una disciplina olimpica a tutti gli effetti.

Per partecipare alle competizioni di salto ad ostacoli occorrono dei gradi, che sono:

  • Patente A – permette di partecipare a categorie fino a 80 cm di altezza dopo 6 mesi dal rilascio. A rilasciarla è il centro ippico;
  • Patente B o brevetto – consente di prendere parte a categorie di altezza massima di 115 cm. A rilasciare il brevetto è l’istruttore oppure è sufficiente sostenere un esame teorico e pratico;
  • Patente G1 o primo grado – permette di prendere parte a categorie di altezza compresa tra 115 cm e 135 cm. Questa patente si prende raggiungendo un punteggio prestabilito da una specifica tabella autorizzata dalla FISE;
  • Patente G2 o secondo grado – permette di saltare da 135 cm in su. Bisogna avere almeno 150 punti, come previsto da una tabella del regolamento FISE.

Abbigliamento per il salto ad ostacoli

Come già detto, nelle discipline olimpiche equestri l’abbigliamento deve rispettare i canoni richiesti. Nel caso del salto ad ostacoli, quindi, il cavaliere deve indossare:

  • giacca blu o nera;
  • camicia normale o alla coreana;
  • pantaloni bianchi, beige o neri, mentre i militari indossano il colore a seconda del corpo a cui appartengono;
  • i cavalieri indossano la cravatta bianca, le amazzoni plastron bianco;
  • stivali o ghette nere oppure stivaletto per i cavalieri su pony.

Dressage

Dressage
Dressage

Il dressage, termine che deriva dal francese e significa addestramento, è una disciplina di equitazione olimpica detta anche gara di addestramento, visto che cavallo e cavaliere si muovono compiendo gesti geometrici denominati arie.

Il dressage viene eseguito su un campo di forma rettangolare, che per le gare di basso livello è piccolo, mentre per quelle di livello medio/alto è più ampio. Ecco quali sono esattamente le dimensioni del campo:

  • Gare di basso livello – 20×40 metri 
  • Gare di livello medio alto – 20×60 metri 

Se vi state chiedendo come funzionano le categorie del dressage, ecco una lista riassuntiva:

  • E elementare
  • F facile
  • M media
  • D o Grand Prix difficile

Della categoria M fa parte anche il Kur, ovvero il freestyle, in cui il cavaliere compie una figura che ha creato personalmente e accompagna i movimenti con la musica. In questa fase il ritmo della musica e quello del cavallo devono essere in perfetta sintonia.

Nel Kur bisogna inserire anche le tre andature (passo, trotto e galoppo). Per quanto riguarda la categoria D, si tratta del livello più elevato, ovvero quello richiesto alle olimpiadi per esibirsi. Le figure del dressage che devono essere eseguite dai cavalieri devono essere scelte dalla Federazione Italiana Sport Equestri o FISE.

Abbigliamento per il dressage

Allo stesso modo degli altri sport di equitazione olimpici, anche nel dressage bisogna rispettare le regole per indossare l’abbigliamento giusto. Ecco come deve essere la divisa da dressage:

  • giacca nera o scura;
  • camicia o lupetto bianchi con plastron o cravatta;
  • pantaloni bianchi;
  • bombetta o cilindro;
  • guanti bianchi;
  • speroni, a piacimento per i pony;
  • stivali neri o uguali al colore della giacca.

Il frustino non è ammesso ai campionati, alle coppe o ai trofei, ma è ammesso solo nelle categorie dalla F in poi. Invece, per quanto riguarda il frac, lo si può indossare nella categoria M, è vietato nelle E ed F, mentre nella categoria D è obbligatorio.

Nel dressage sono previste anche delle regole per i finimenti del cavallo, che prevedono:

  • nella categoria D è obbligatorio il filetto o la briglia
  • la sella del tipo inglese
  • sono vietate fasce o protezioni in gara
  • la cuffia, a patto che la giuria lo consenta

Concorso Completo

Il concorso completo di equitazione è una combinazione di dressage, cross-country e salto. Infatti, questa disciplina di gara combina tre diverse prove, che si distinguono in varie categorie differenti in base alle difficoltà da sostenere.

Si tratta di una prova difficile ed è ideale per verificare le varie abilità di cavallo e cavaliere. Questa prova equestre completa necessita di una approfondita preparazione per essere eseguita al meglio e occorre allenarsi per svolgerla in modo preciso.

Coloro che vogliono partecipare ad una competizione olimpica di questo tipo devono dimostrare di avere buone doti fisiche, una preparazione equestre eccellente e devono avere un rapporto perfetto con il cavallo.

Cross Country


Cross Country
Cross Country

Sport equestre olimpico, il cross-country consiste in una prova di velocità da svolgere su terreno variegato e nel superare degli ostacoli fissi presenti in natura. Dunque, la gara viene programmata in zone in cui si possono superare tronchi, laghetti artificiali, siepi, fossi, e i percorsi possono avere distanze lunghe. Proprio per questo le competizioni di Cross Country possono anche durare diversi giorni. Se le competizioni hanno un livello di difficoltà più alto è prevista obbligatoriamente una tappa fissa per analizzare le condizioni fisiche di cavallo e cavaliere, chiamata “cancello veterinario”.

Abbigliamento da cross country

L’abbigliamento da indossare per partecipare alle gare olimpiche di cross country è il seguente:

  • felpa o maglia a maniche lunghe con collo a polo o lupetto;
  • corpetto protettivo;
  • casco senza visiera;
  • calzoni da equitazione in tinta unita;
  • frustino di lunghezza massima di 65 cm;
  • stivali da equitazione o stivaletti con ghette;
  • tessera sanitaria compilata da fissare al braccio.

Doma Classica

Doma Classica
Doma Classica

La Doma Classica è una disciplina olimpica molto impegnativa, composta da tre specialità a livello nazionale e quattro di tipo internazionale e mondiale.

Le specialità si distinguono in specialità a giudizio o di velocità: in quelle a giudizio i giudici valutano l’esercizio nella sua interezza, assegnando un voto da 0 a 10, mentre quelle di velocità vanno svolte impiegando meno tempo possibile.

Questa disciplina si propone di presentare la completa armonia tra cavallo e cavaliere, oltre che la forza e la sensibilità del cavallo, che si muove in perfetta sintonia con il suo addestratore. L’obiettivo finale è quello di far apparire sereno il cavallo durante lo spettacolo. Il cavallo si affida al suo addestratore e si fa guidare senza riserve mentre esegue inchini, cammina al trotto, in linea retta o curva.

La posizione della testa del cavallo è una delle caratteristiche principali di questo sport. Il capo rimane infatti sollevato, con il collo un po’ inarcato.

Discipline non olimpiche dell’equitazione

Le discipline di equitazione non olimpiche sono diverse e danno l’opportunità di scegliere quella preferita da praticare con il proprio cavallo. i più importanti sport equestri che non rientrano tra le discipline olimpiche.

Ippica

L’ippica è una disciplina di equitazione non olimpica in cui sono compresi gli sport equestri praticati su pista.

Si tratta dell’ippodromo, una pista sulla quale il cavallo corre guidato da un cavaliere. In base all’andatura del cavallo, la disciplina si suddivide in trotto e galoppo. Vediamo nel dettaglio in cosa consistono queste due discipline.

Trotto

Il trotto è un’andatura naturale del cavallo, solitamente lenta e che non richiede l’uso eccessivo del collo, ma l’appoggio dei bipedi simultaneo diagonalmente. In questa disciplina il cavallo va ad una velocità compresa fra i 10 e i 55 km/h.

In ippodromo le corse di trotto sono contraddistinte dal sulky, una sorta di sediolina sulla quale poggia il guidatore e che viene attaccata al cavallo. Le distanze da percorrere con questa andatura vanno dai 1.600 ai 2.400 metri.

Galoppo

Il galoppo è un’andatura veloce dei cavalli che si svolge in tre tempi. In pratica, l’animale prima muove un posteriore, poi il diagonale e poi l’altro anteriore. La disciplina equestre del galoppo è fra le più antiche in assoluto, molto praticata nel Medioevo, quando si svolgevano in città le corse di cavalli.

All’epoca non veniva però usata nessuna sella per montare i cavalli, a differenza di quanto accade oggi.

Per lo sviluppo dell’ippica moderna bisognò attendere la fine del XVII e gli inizi del XVIII secolo. Le regole dei vari tipi di gara vennero elaborate in Inghilterra, dove venne selezionata anche la razza Purosangue inglese, famosa per essere la più veloce in assoluto .

Il galoppo divenne così una vera e propria disciplina su pista dell’ippica, che prevede la monta del cavallo da parte del fantino, che lo conduce lungo un percorso di 800-4000 metri.

Le corse si possono svolgere con cavalli di età uguale e comunque senza limiti di età, e sono presenti anche corse speciali in cui il cavallo deve saltare siepi o ostacoli lungo il percorso.

Le competizioni di galoppo si suddividono in varie categorie, ovvero:

  • Vendere
  • Reclamare
  • Condizionata
  • Handicap
  • Listed Race
  • Maiden
  • Pattern Race o Corse di Gruppo
  • Oaks

Ognuna di esse ha delle specifiche particolari, che variano a seconda della categoria di competizione.

Attacchi

Gli attacchi sono una disciplina piuttosto antica, risalenti ai tempi in cui il cavallo veniva impiegato per il traino di carichi e persone. Esistono vari tipi di gare di attacchi che variano a seconda delle azioni richieste e sono presenti sia discipline sportive che tradizionali. 

Gli attacchi sportivi includono svariate competizioni che durano tre giorni e hanno delle regole variabili a seconda delle categorie.

Ecco in cosa consistono le prove :

  • Prova A o dressage – si devono eseguire alcune figure al passo, al trotto riunito, di lavoro o allungato. Il galoppo viene eseguito solo negli attacchi singoli.
  • Prova B – prevede una maratona che mette i cavalli alla prova su velocità e resistenza e sono presenti cinque sezioni.
  • Prova C o gimcana – prevede un percorso a ostacoli mobili con venti porte al massimo.

Fra le gare attacchi troviamo anche il derby che combina nello stesso percorso ostacoli mobili e fissi.

Endurance

L’Endurance è fra gli sport equestri maggiormente diffusi al mondo. Questa disciplina è riconosciuta dalla FISE e viene praticata in campagna. Infatti, consiste in una gara di resistenza e durata che mette il cavallo alla prova sulla varietà e sulla distanza dei terreni. Si tratta di uno sport faticoso e anche rischioso sia per il cavallo che per il cavaliere, derivante dalla Cavalleria che effettuava marce di resistenza.

Le gare consistono in corse di resistenza su itinerari di vario tipo, e vengono impiegati cavalli arabi e anglo-arabi per svolgerle. Tuttavia, nel corso della gara di Endurance la salute del cavallo viene messa al primo posto.

Per questo motivo, l’animale viene controllato da un veterinario ogni 30–35 km, così da verificare battito cardiaco, respiro, colore delle mucose, andatura, presenza di lesioni, movimenti intestinali. Nel caso qualche valore fosse fuori dalla norma, il cavallo rischia di essere escluso dalla gara. I percorsi delle competizioni di Endurance variano dai 30 ai 160 km.

Volteggio

Il volteggio è uno sport di equitazione riconosciuto dalla FISE e si basa sulla ginnastica artistica applicata sul cavallo. Il fantino esegue infatti delle figure mentre il cavallo è al passo o al galoppo e si muove a ritmo del sottofondo musicale. Il cavallo si muove in un circolo ed è guidato costantemente dal longeur, per far sì che gli allievi si concentrino sulla esecuzione degli esercizi invece che tenere il cavallo sotto controllo.

In questa specialità il cavallo viene dotato di alcune particolari attrezzature come il copertino e il fascione che costituisce l’appoggio per buona parte degli esercizi. Questo sport viene largamente praticato in Francia, Austria e Germania e comprende diverse categorie.

Le gare si svolgono in due parti: nella prima parte vengono eseguire delle figure obbligatorie, nella seconda parte il volteggiatore esegue una performance con accompagnamento musicale. I vari esercizi si possono eseguire singolarmente, in coppia oppure a squadre composte da 6 elementi al massimo.

Reining

Il Reining è una disciplina dell’equitazione americana e alla base delle discipline western praticata ai massimi livelli. Il termine vuol dire “lavorare di redini” e ha origine dal lavoro che i cowboy svolgevano col bestiame per radunarlo e contenerlo nelle immense praterie.

Oltre che agili e atletici, i cavalli dovevano essere allo stesso tempo anche docili e veloci, dovevano eseguire subito i comandi dati dai cavalieri attraverso le redini, come arresti repentini, avanzamenti veloci per bloccare un animale in fuga, o inversioni del senso di marcia quando era necessario.

Nel tempo queste manovre vennero usate dai cowboy per fare delle competizioni, che includevano fra le figure anche giravolte e sliding stop. Da qui ebbe inizio quello che successivamente venne definito uno sport equestre, il Reining, in cui le manovre sono spettacolari e al tempo stesso precise ed eleganti, e soprattutto sciolte e spontanee.

Ad oggi questa disciplina ha acquisito una posizione rilevante nell’ambito dell’equitazione internazionale e viene eseguita nelle arene di tutto il mondo. Le varie esecuzioni che vengono effettuate nelle gare di reining in base al tipo di percorso sono:

  • cerchi a svariate velocità e grandezze
  • cambi di galoppo
  • spin (rotazione di 360° con perno sui posteriori)
  • rollback (dietro front al galoppo)
  • back (retromarce)
  • sliding stop (arresto)

Lo sliding stop è la figura simbolo di questa disciplina e consiste nel chiedere al cavallo uno stop immediato mentre è al galoppo in dirittura in uno dei lati dell’arena. Il cavallo esegue immediatamente l’ordine e blocca le gambe posteriori portandole sotto di sé, continuano però a camminare con quelle anteriori, eseguendo una scivolata spettacolare, ovvero lo slide, che termina in una repentina inversione di marcia.

Conclusioni

Abbiamo visto nello specifico quali sono le varie discipline eseguibili a cavallo, sia nella sfera olimpica che non olimpica.

Ognuna di esse ha le sue regole precise e, come abbiamo visto, possono essere molto variabili tra loro, visti i requisiti richiesti e i vari elementi da rispettare in termini di abbigliamento, patenti, brevetti e quant’altro. Il consiglio, prima di iniziare una qualsiasi disciplina legata all’equitazione, è quello di optare per quella più indicata per il proprio cavallo.

In questo modo, riuscirete a non compromettere la salute dell’animale, puntando tutto sul divertimento e lo sviluppo delle vostre competenze.